Io ci sono.

Quando la parola tumore bussa alla porta di casa tua porta con sè tanta paura. Quando lo fa per la seconda volta, poi, le forze per affrontarla sembrano non bastare.

Mia suocera è stata operata per un tumore al seno quindici anni fa. Intervento, radioterapia e controlli periodici han fatto sì che fortunatamente guarisse e per tutto questo tempo è sempre stata bene. Poi due mesi fa ha sentito un nodulo al seno ed è corsa a farsi controllare. Non c’è voluto molto per conoscere l’esito: tumore. Maligno. Mastectomia e chemioterapia (iniziata qualche giorno fa).
L’ho fatta breve. Ovviamente in mezzo ci sono stati e continuano ad esserci lacrime, abbracci, notti in bianco e giornate trascorse tutti insieme, perchè l’affetto della tua famiglia è terapeutico tanto quanto la chemio. Ma non è questo che voglio raccontarvi. Quello che invece ci tengo a dire è che se Aurora oggi può giocare con la sua nonna nonostante la “bibi” è grazie ad un’attenta prevenzione e ai risultati della ricerca oncologica
Diagnosticare precocemente un tumore può fare la differenza tra vivere o morire. E la differenza la fa anche la ricerca, grazie alla quale molti tumori sono oggi curabili.
Per questo motivo è così importante sostenere AIRC che da 50 anni si dedica alla ricerca oncologica e in occasione della festa della mamma, domani 10 maggio, possiamo farlo acquistando in moltissime piazze italiane l’Azalea della Ricerca, un regalo speciale e un gesto concreto a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori femminili portati avanti da AIRC. 
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Sul loro sito troverete moltissime informazioni utili per la prevenzione di diversi tipi di tumore e potrete cercare la piazza più vicina per acquistare l’Azalea della Ricerca da farvi regalare o regalare alle vostre mamme. 
Per chi è delle mie parti le piazze più vicine dove trovare i volontari di AIRC saranno ad Arona o a Novara.
Io ci sono. E voi ci sarete?
Sara 

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