Purtroppo è successo di nuovo. Una bimba è morta perchè la sua mamma l’ha dimenticata in auto. Sotto il sole.
Ogni volta che leggo notizie del genere rabbrividisco. Penso a quella piccola in auto, da sola, e prego che se ne sia andata dormendo, senza accorgersi di nulla. Penso a sua madre e mi chiedo come potrà sopravvivere a tutto questo, a questo dolore, al suo senso di colpa.
Ammetto che nel caso avvenuto ieri in Svizzera, non posso non chiedermi come sia venuto in mente a quella mamma di lasciare la sua bimba addormentata in macchina, al sole, incustodita, tanto più con il caldo di questi giorni.
Giusto per ricordarlo a tutte noi, la temperatura all’interno di un automobile può aumentare di 15° ogni quarto d’ora, anche con i finestrini aperti. In un bimbo l’ipertermia può verificarsi in soli 20 minuti e la morte sopraggiungere entro due ore, anche in giornate apparentemente fresche, con temperature attorno ai 22° (fonte Ministero della Salute).
Detto questo, continuo a chiedermi come sia possibile dimenticarsi del proprio figlio. Perchè, purtroppo, è possibile ed è meno raro di quanto si potrebbe pensare.
Forse perchè a volte noi mamme siamo così stanche da dimenticarci anche di mangiare, bere o fare la pipì.
Forse perchè vogliamo sempre dimostrare di saper fare tutto da sole e non chiediamo aiuto a nessuno.
Forse perchè le nostre giornate spesso sono così piene che non ci fermiamo un attimo a pensare.
Io non lo so come sia possibile che il nostro cervello vada in tilt a tal punto da dimenticarci di loro, i nostri bimbi, la ragione della nostra vita.
Proprio io, che organizzo sempre tutto, che ho bisogno di avere ogni cosa sotto controllo, sono terrorizzata da questa possibilità.
E allora, ogni tanto, forse è il caso di rallentare, di fermarci a riflettere, di dare la giusta importanza alle cose, di chiedere una mano se sentiamo di averne bisogno.
Per me, per noi, questa poesia di Knight, oggi, è quello che ci vuole.
Sara